Adattogeni: gli alleati naturali per ritrovare l’equilibrio (Parte Uno)

Quante volte ci siamo ritrovati alla ricerca di qualcosa che ci “tiri un po’ su”, magari dopo un periodo stressante o durante i cambi di stagione? In preda a quella sensazione di stanchezza che sembra non abbandonarci? Avvertendo difficoltà a concentrarci? O semplicemente provando una generale mancanza di energia? È in questi momenti che molti si rivolgono agli adattogeni, sostanze naturali che promettono di sostenere il nostro organismo nei periodi di maggiore stress fisico e mentale. Ma cosa sono davvero questi composti e, soprattutto, cosa dice la scienza a riguardo? Scopriamolo insieme in questo primo articolo di approfondimento basato sulle più recenti evidenze scientifiche. Ne seguirà un secondo, che riassumerà indicazioni, dosaggi e modalità di assunzione dei diversi adattogeni.

Adattogeni: Un Ponte tra Medicina Tradizionale e Scienza Moderna

Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di “adattogeni”! Ultimamente ne discutono tutti, ed è diventato un argomento sempre più presente nelle conversazioni sul benessere e la salute naturale. Gli “adattogeni” sono estratti di erbe, radici e funghi medicinali che, soprattutto secondo la tradizione, ma anche con diverse conferme che emergerebbero da studi scientifici recenti, avrebbero la capacità di aiutare l’organismo ad “adattarsi” meglio agli stress quotidiani, migliorando così l’equilibrio psico-fisico generale.

Il concetto di adattogeno è relativamente recente nella terminologia scientifica occidentale, considerato che risale ad una ottantina di anni. E tuttavia l’utilizzo di queste piante gode in realtà di un retaggio millenario, radicato profondamente nelle pratiche mediche ancestrali come l’Ayurveda indiana e la medicina classica cinese. Ciò che distingue gli adattogeni da molti degli integratori moderni è la loro origine completamente naturale e, generalmente, la bassa tossicità quando assunti nei dosaggi appropriati.

Come Funzionano gli Adattogeni nel Nostro Corpo?

Il meccanismo d’azione degli adattogeni è affascinante e coinvolge sistemi biologici fondamentali. Infatti queste sostanze agiscono principalmente modulando la risposta dell’organismo allo stress attraverso diversi percorsi:

  • Regolano l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), responsabile della produzione di cortisolo e altri ormoni dello stress
  • Influenzano il sistema nervoso, riequilibrando i neurotrasmettitori coinvolti nella risposta allo stress
  • Supportano le funzioni del sistema immunitario, spesso compromesse durante periodi di stress prolungato
  • Ottimizzano il metabolismo energetico cellulare, migliorando la resistenza alla fatica

In pratica, gli adattogeni non “forzano” il corpo in una direzione specifica, ma piuttosto lo aiutano a ritrovare il proprio equilibrio omeostatico perché sostenengono i processi naturali di adattamento agli stressor esterni e interni.

Gli Adattogeni Più Promettenti Secondo la Ricerca Scientifica

Sebbene la tradizione millenaria supporti l’uso di queste piante, tuttavia la scienza moderna sta ancora esplorando, cercando di confermare i loro benefici. Ecco alcuni degli adattogeni più studiati e i loro potenziali benefici supportati dalla ricerca:

Ashwagandha (Withania somnifera)

Conosciuta come il “ginseng indiano” o il “re delle erbe ayurvediche”, l’ashwagandha è un arbusto sempreverde diffusa nel bacino del Mediterraneo, in Africa ed in Asia, fino all’India.

L’ashwagandha porta un nome evocativo. In sanscrito, “ashva” significa cavallo. “Gandha” indica l’odore. La radice emana infatti un intenso profumo equino. La medicina tradizionale le attribuisce il potere di conferire forza e virilità simili a quelle di un destriero. Il termine latino “somnifera” ne rivela invece l’influenza benefica sul sonno.

E’ probabilmente l’adattogeno con la maggior base di evidenze scientifiche. Infatti tantissimi studi clinici hanno dimostrato la sua capacità di:

  • Ridurre significativamente i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress)
  • Migliorare la qualità del sonno e ridurre l’insonnia da stress
  • Diminuire i sintomi di ansia e stress percepito
  • Supportare le funzioni cognitive, in particolare la memoria e l’attenzione
  • Modulare la risposta antiossidante nello sportivo, per migliorare le prestazioni atletiche

L’ashwagandha si distingue tra gli adattogeni per la sua documentata capacità di ridurre i livelli di cortisolo, che è l’ormone dello stress prodotto dalle ghiandole surrenali. Quando cronicamente elevato, il cortisolo può compromettere le funzioni cognitive. Inoltre può causare disturbi del sonno, indebolire il sistema immunitario e contribuire all’aumento di peso addominale. Gli studi clinici mostrano che l’assunzione regolare di ashwagandha può ridurre i livelli di questo ormone fino al 28%. Ciò favorirebbe un migliore equilibrio emotivo, sonno più ristoratore e maggiore resistenza allo stress quotidiano, senza gli effetti collaterali tipici dei farmaci ansiolitici.

Rhodiola Rosea

Originaria delle regioni fredde di Europa e Asia, la rhodiola rosea è stata tradizionalmente utilizzata in Russia e nei paesi scandinavi per combattere la fatica e aumentare la resistenza fisica. Le evidenze scientifiche suggeriscono che possa:

  • Migliorare le prestazioni fisiche e la capacità di recupero dopo lo sforzo
  • Ridurre la fatica mentale e migliorare la concentrazione
  • Offrire un moderato effetto antidepressivo, particolarmente utile nella depressione lieve e moderata
  • Sostenere il sistema immunitario durante periodi di stress

È particolarmente interessante uno studio che ha mostrato come la rhodiola possa migliorare le capacità cognitive in condizioni di affaticamento mentale, rendendola potenzialmente utile per studenti e professionisti sottoposti a intenso lavoro intellettuale.

Panax Ginseng (Ginseng Asiatico)

Forse è l’adattogeno più conosciuto e studiato. il Panax ginseng è una pianta perenne la cui radice è usata soprattutto per le sue proprietà farmaceutiche. Vanta una considerevole quantità di ricerche scientifiche. I suoi benefici documentati includono:

  • Miglioramento della memoria a breve termine e dell’attenzione
  • Aumento dell’energia e riduzione della fatica
  • Potenziale supporto alla funzione immunitaria
  • Possibili effetti positivi sul controllo glicemico

Va notato che il ginseng richiede particolare attenzione nell’assunzione. Infatti può causare insonnia in alcuni soggetti e potrebbe inoltre interagire con farmaci anticoagulanti e per il diabete. È sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzarlo.

Basilico Sacro (Ocimum sanctum o Tulsi)

Venerato nella tradizione ayurvedica indiana come pianta sacra, il Basilico sacro prende questo nome per il suo caratteristico e marcato profumo. E’ considerato un adattogeno gentile, spesso assunto sotto forma di tisana. Alcuni studi indicano che possa:

  • Aiutare a ridurre lo stress ossidativo e l’infiammazione
  • Migliorare la qualità del sonno
  • Contribuire alla riduzione dei livelli di cortisolo
  • Supportare il sistema immunitario

La sua natura delicata lo rende particolarmente adatto per un uso quotidiano, anche come semplice tisana rilassante.

Maca (Lepidium meyenii)

Originaria delle Ande peruviane, la maca è conosciuta non solo come adattogeno ma anche come superfood ricco di nutrienti. La ricerca scientifica, sebbene ancora in fase preliminare, suggerirebbe potenziali benefici per:

  • L’equilibrio ormonale, sia negli uomini che nelle donne
  • Il desiderio sessuale e la funzione riproduttiva
  • L’energia fisica e la resistenza
  • L’umore e i sintomi legati alla menopausa

La maca è particolarmente interessante perché, essendo un alimento ricco di aminoacidi essenziali, minerali e vitamine, può essere facilmente incorporata nella dieta quotidiana sotto forma di polvere da aggiungere a smoothie o porridge.

Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus)

Conosciuto anche come “ginseng siberiano” (sebbene non sia botanicamente correlato al vero ginseng e non contenga ginsenosidi, i principi attivi del Panax ginseng), l’eleuterococco è stato ampiamente studiato in Russia per la sua capacità di:

  • Aumentare la resistenza allo sforzo fisico
  • Migliorare la capacità di adattamento a condizioni climatiche estreme
  • Supportare il sistema immunitario durante periodi di stress
  • Potenzialmente migliorare la VO2max (consumo massimo di ossigeno)

Studi preliminari indicano che potrebbe essere particolarmente utile per gli atleti e per chi vive in climi rigidi o è sottoposto a stress ambientali significativi.

Funghi Adattogeni: Cordyceps, Reishi e Fungo Criniera di Leone (Hericium)

Il regno dei funghi medicinali offre alcuni dei più interessanti adattogeni emergenti:

  • Cordyceps sinensis: Tradizionalmente usato nella medicina cinese, studi in vitro e su animali suggeriscono potenziali proprietà antinfiammatorie, antivirali e di supporto alla resistenza fisica.
  • Reishi (Ganoderma lucidum): Conosciuto come il “fungo dell’immortalità” nella medicina tradizionale cinese, alcune ricerche indicano possibili benefici per il sistema immunitario e per la gestione dello stress.
  • Hericium erinaceus (Fungo Criniera di Leone o Testa di Scimmia o Lion’s Mane): Questo fungo sta attirando particolare attenzione per i suoi potenziali effetti neuroprotettivi. Studi preliminari su modelli cellulari o animali suggeriscono che questo fungo abbia interessanti prospettive terapeutiche, perché sembrerebbe possa stimolare la crescita delle cellule nervose e migliorare le funzioni cognitive, la memoria e l’umore quando assunto in dosi adeguate e per periodi prolungati. Questo lo renderebbe una speranza per un possibile trattamento per il Morbo di Alzheimer.

È importante notare che, sebbene promettenti, molti degli studi sui funghi adattogeni sono ancora in fase iniziale o condotti principalmente su modelli cellulari o animali.

Astragalo (Astragalus membranaceus)

Ecco un vero pilastro della medicina tradizionale cinese. L’astragalo è una pianta perenne originaria della Cina, della Mongolia e della Corea. E’ particolarmente noto per il suo potenziale supporto al sistema immunitario. Le evidenze scientifiche suggeriscono che possa:

  • Migliorare la risposta immunitaria, specialmente nei periodi di vulnerabilità
  • Ridurre i sintomi allergici. Uno studio su oltre 300 persone con allergia ai pollini ha mostrato un miglioramento significativo dei sintomi nasali
  • Supportare la funzionalità cardiovascolare
  • Favorire la longevità cellulare attraverso effetti antiossidanti

Bacopa Monnieri

Utilizzata da secoli nella medicina ayurvedica, la bacopa è una piccola pianta che cresce nelle aree paludose di tutta l’Asia, nonché in Sud America, Hawaii e Florida. E’ particolarmente apprezzata per i suoi effetti sulle funzioni cognitive soprattutto negli anziani e in persone con deficit. La ricerca scientifica, sebbene ancora in evoluzione, indica che potrebbe:

  • Migliorare la memoria e l’apprendimento
  • Ridurre l’ansia e lo stress
  • Supportare la salute cerebrale e le funzioni cognitive
  • Offrire protezione antiossidante alle cellule cerebrali

Alcuni studi suggeriscono che i benefici della bacopa si manifestino principalmente dopo alcune settimane di assunzione regolare, indicando l’importanza della costanza nel suo utilizzo.

Come Integrare gli Adattogeni nella Tua Routine Quotidiana

Se stai considerando di utilizzare gli adattogeni per supportare il tuo benessere, per esempio durante i cambi di stagione o nei periodi di stress, ecco alcuni consigli pratici:

  1. Inizia con un solo adattogeno: Introduci una sostanza alla volta. Parti da dosaggi bassi, per osservare come il tuo corpo risponde.
  2. Scegli in base alle tue esigenze: Se cerchi principalmente un supporto per l’energia, la rhodiola o l’eleuterococco potrebbero essere più indicati. Invece per l’ansia o il sonno, considera l’ashwagandha o il basilico sacro.
  3. Rispetta la ciclicità: Alcuni esperti consigliano di alternare i periodi di assunzione (ad esempio, 3 settimane di utilizzo seguite da 1 settimana di pausa) per evitare che il corpo sviluppi tolleranza.
  4. Sii paziente e costante: A differenza dei farmaci, gli adattogeni tendono ad avere effetti graduali e cumulativi. I benefici più significativi spesso si manifestano dopo alcune settimane di utilizzo regolare.
  5. Scegli prodotti di qualità: Opta per marchi che garantiscano trasparenza sulla provenienza, sui metodi di estrazione e sulla standardizzazione dei principi attivi.
  6. Consulta un professionista: Prima di iniziare qualsiasi integrazione, specialmente se stai già assumendo farmaci o hai condizioni di salute preesistenti, parla con il tuo medico o con un farmacista esperto di medicina integrativa.

Quando e Perché Considerare gli Adattogeni

Gli adattogeni possono essere particolarmente utili in specifici momenti della vita:

  • Cambi di stagione: Periodi in cui l’organismo è naturalmente sottoposto a stress adattivi
  • Fasi di intenso lavoro mentale: Durante esami, progetti importanti o periodi di elevata richiesta cognitiva
  • Recupero dopo malattie o interventi: Per supportare il sistema immunitario e accelerare il ritorno all’equilibrio
  • Periodi di transizione ormonale: Come menopausa o andropausa, dove alcuni adattogeni possono offrire un supporto delicato
  • Preparazione atletica: Per migliorare la resistenza e il recupero durante fasi di allenamento intenso

È fondamentale ricordare che gli adattogeni non sono sostituti di uno stile di vita sano, di una dieta equilibrata o di eventuali terapie mediche necessarie. Sono piuttosto complementi che possono supportare i meccanismi naturali di adattamento dell’organismo.

Conclusioni: Un Approccio Equilibrato agli Adattogeni

Gli adattogeni rappresentano un affascinante ponte tra la saggezza delle medicine tradizionali e le scoperte della scienza moderna. Sebbene la ricerca sia ancora in evoluzione, esistono evidenze promettenti che supportano molti dei loro utilizzi tradizionali. Infatti si rivelano di grande aiuto nella gestione dello stress, nel miglioramento dell’energia e nel supporto alle funzioni cognitive.

L’approccio più saggio è quello di considerarli come alleati gentili nel percorso verso il benessere, da utilizzare con consapevolezza e pazienza. Non sono soluzioni miracolose, ma strumenti che, inseriti in uno stile di vita equilibrato, possono contribuire significativamente alla nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane con maggiore resilienza.

Se ti senti particolarmente affaticato durante un cambio di stagione o un periodo stressante, gli adattogeni potrebbero offrirti quel supporto naturale che stai cercando. Inizia con piccoli passi, osserva come il tuo corpo risponde. Soprattutto, concediti il tempo necessario per sperimentare i loro benefici graduali ma duraturi.

Ricorda: il vero segreto degli adattogeni sta nella loro capacità di sostenere, non di sostituire, i naturali processi di autoregolazione dell’organismo. In questo senso, sono davvero alleati preziosi nel nostro viaggio verso un benessere più profondo e duraturo.

Vuoi sapere come usare gli adattogeni in modo sicuro ed efficace?

Nella seconda parte dell’articolo parliamo di dosaggi, modalità di assunzione e precauzioni da tenere a mente prima di iniziare. [Continua a leggere →]

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